Negli articoli precedenti vi ho parlato di 5 riti per l’eterna giovinezza, che abbiamo scoperto essere facilmente praticabili e che andrebbero eseguiti quotidianamente, da chi vuole verificare su di sé, la loro efficacia.
Oggi scopriremo che oltre ai 5 esercizi per riacquistare un aspetto più giovane, esiste anche un 6°Rito senza il quale il processo di recupero totale della salute e giovinezza sarebbe incompleto.
Il 6° rito
Ma cerchiamo di capire meglio…
Il 6° rito riguarda da vicino la sessualità. Negli uomini e nelle donne ”giovani” infatti, l’energia riproduttiva è molto presente e nutre in grande misura i chakra del corpo. Il problema sopraggiunge perché la stessa tende a dissiparsi totalmente nel più basso livello energetico mentre andrebbe preservata e direzionata verso l’alto.
Questo apporterebbe beneficio e aiuterebbe nel processo di ringiovanimento fisico.
Soprattutto gli uomini religiosi occidentali, da secoli tentano invano di applicare il 6° rito ma a causa di un’ errata interpretazione non riescono a verificarne l’efficacia. Ciò avviene perché essi sopprimono l’energia riproduttiva, (attraverso la castità ad esempio).
Il sesto rito insegna invece che quando si avverte un eccessivo stimolo riproduttivo non bisogna dominarlo ma trasmutarlo.
Chi riesce a re-indirizzare la propria energia sessuale, diventerà un essere eccezionale creando dentro di sé l’elisir di lunga vita.
N.B. Anche guaritori e terapeuti concordano nell’ affermare che il sesto rito tibetano non implica una assoluta privazione della sessualità, ma suggeriscono comunque di non essere attivi ‘in quel senso’ nelle ore successive all’esecuzione dell’esercizio, perché sarebbe controproducente.
Possiamo infine rispondere alla domanda alla base della nostra analisi dicendo che SÌ, fare l’amore «può favorire l’invecchiamento qualora non ci sia una consapevolezza dei livelli energetici del nostro corpo!»
Rituali e altre buone pratiche per il benessere
Abbiamo parlato di elisir di giovinezza. Ma se pensate che basti una formula o uno schiocco di dita a permettere di vivere a lungo senza invecchiare, vi sbagliate perché in un’ottica di benessere, non si può non tenere in considerazione il fattore alimentare.
I Lama ad esempio, antichissima cerchia di monaci tibetani, aveva scelto -per avere un contatto diretto con la terra- di arare a mano. Non sfruttavano la forza dei buoi o l’aratro. Non si cibavano di carne o pesce ma erano vegetariani.
Pur non essendo obbligati a imitare al 100% queste pratiche, sicuramente dobbiamo essere consapevoli che una dieta intesa come stile di vita, può aiutare a migliorare il rendimento fisico, se unita ai cinque riti tibetani di cui abbiamo parlato in precedenza.
Ecco allora cinque semplici consigli da applicare per uno stile di vita regolare:
- Evitare di consumare amidi e carne nello stesso pasto.
- Limitare l’utilizzo del caffè, o addirittura eliminarlo se vi arreca disturbi.
- Masticare a lungo prima di inghiottire il boccone permette una migliore digestione.
- Diminuire l’eccessiva varietà durante i pasti (una sola qualità di cibo genera conflitto nello stomaco).
- Mangiare un tuorlo d’uovo crudo al giorno poco prima o poco dopo il pasto. E gli albumi? A meno che non sottoponiate i muscoli a sforzo abituale, non ne avrete particolare bisogno.
Francesca Ruggiero